sabato 11 aprile 2009

Hotelli Torni

Ed ecco il post leggero. Vivendo a Helsinki, ho, evidentemente, i miei locali preferiti. L'Ateljee Bar del Hotelli Torni è forse il mio preferito in assoluto. Mi piace per i drink costosi sì, ma talmente ben fatti che non sembra una fregatura pagarne sui 10 euro e per la spettacolare vista dal 13simo piano di un albergo a "torre" ad una città dove i palazzi del centro non superano, per il piano regolatorio, 4-5 piani. Ma mi piace soprattutto per la storia, veramente unica, dell'edificio e dello stesso albergo.


Il Hotelli Torni fu inaugurato nel 1931. Il piano, nello stile che combina elementi del tardojugend a quelli del funzionalismo, è dello studio Jung & Jung. All'epoca era l'edificio più alto abitabile non solo di Helsinki, ma di tutta la Finlandia. Tenne il primato fino alla costruzione della sede Neste (attualmente Fortum) negli anni '70. Prima della Seconda guerra mondiale era l'albergo indubbiamente più moderno della città. Come tale divenne subito gettonatissimo non solo dai circoli mondani, ma anche dagli intellettuali cantori del 20simo Secolo.


Se gli XII Olipiadi non fossero stati cancellati per la Seconda guerra mondiale, l'albergo avrebbe sicuramente vissuto il suo momento della gloria nell'estate del 1940. Ma inaspettatamente, era proprio durante e dopo la Seconda guerra mondiale che il Torni si trasformò da un semplice albergo ad una vera e propria scena della storia fatta. Durante il Guerra d'inverno fu uno dei sedi preferiti dei giornalisti provvenienti da tutto il Mondo per seguire gli avventimenti - anche se Indro Montanelli mi pare alloggiò nel già all'epoca storico Kämp. Durante Guerra di Continuazione era l'alloggio preferito degli alti ufficiali del Terzo Reich e degli artisti invitati a sollevare il morale negli aseveli-ilta, serate della varietà pattriotica, trasmessi radiofonicamente.


Nel 1944, dopo l'Armistizio di Mosca e cacciati via i tedeschi, arrivarono i sovietici. E questo giro non da semplici ospiti, visto che la Commisione di vigilanza degli Alleati - in pratica sovietica - scelse l'albergo per la sua sede. Sicuramente fu una scelta funzionale - l'albergo si trova a pochi passi dallo stazione ferroviario e praticamente a mezza via fra il Palazzo Presidenziale e il Parlamento. Offrì anche la possibilità di sorvegliare tutta la città dall'alto, e quindi la scelta portava una forte connotazione simbolica.


I sovietici lasciarono il Torni nel 1947, dopo che furono firmati i Trattati di Parigi, ma non prima di averne distrutto gli interni. L'albergo dovette essere completamente rinnovato per gli Olimpiadi del 1952. Grazie anche alla rinnovazione il Torni era l'albergo della scelta dei VIP fino agli anni '60, quando fu sormontato soprattutto dal Palace che oltre alla struttura moderna aveva la vista diretta al Kauppatori.

Ma i cocktail bar dello stampo americano, la cucina innovativa - per esempio, il primo ristorante cinese e pub irlandese in Finlandia furono inaugurati proprio nella struttura del Torni - e il servizio impeccabile garantirono la continua affezione della clientela helsinkese. Poche strutture alberghiere, per esempio, possono vantare di un'associazione che sorveglia che vengono seguite le tradizioni della sua ospitabilità, come Tornin ritarit, ovvero i Cavallieri del Torre. Per le giovani generazioni magari non è più un posto innovativo per cenare, visto l'ottimo lavoro dei giovani chef stellati Michelin, ma visto i nomination che raccoglie puntualmente per il miglior bar, non sarò l'unica rimasta folgorata dall'atmosfera unica.

1 commento:

SuomItaly ha detto...

Sono stato un paio in cima all'hotel Torni. Anche se non è uno dei miei bar preferiti devo ammettere che la vista panoramica merita.