Questa finesettimana apriremo, salvo imprevisti, la stagione velistica. Probabilmente si reca ad alla solita isoletta sud da Nauvo, sulla rotta che conosciamo talmente bene di non dover consultare la mappa marina o il GPS per evitare gli scogli. Comunque, nel caso mancasse il vento - anche se la barca Classe H è leggera, soprattutto negli stretti fra la terraferma e isole alte tipiche dell'arcipelago di Turku può capitare che si fermi - e si muovesse col motore, la mappa marina serve per studiare i nomi, e nella stessa volta la storia, delle isolette che passano.
Attualmente i pochi isolani residenti nell'arcipelago sud di Turku sono per la maggior parte di madrelingua svedese. Comunque, prima che cominciassero ad arrivare, probabilmente nel medievo scandinavo a partire dal XII secolo i coloni svedesi, l'arcipelago era l'erämaa - la selva nella quale abitanti di un determinato villaggio o addirrittura famiglia avevano il diritto di praticare la caccia e la pesca - dei finnici. Anche dopo che ci sono stabiliti gli svedesi, i contatti sono rimasti sempre stretti.
I rapporti stretti si manifestano nei nomi dei luoghi, spesso misti fra i le due lingue e a volte divertissimi. C'è una certa gradazione: Nord da Turku i nomi sono prevalemente finlandesi e non necessariamente tradotti. Poi, spostandosi si al sud e al ovest, si incontra per lo più nomi apparentemente svedesi, ma di origine finlandese, i quali pian piano danno spazio ai nomi prevalentemente svedesi.
A volte capita che c'è una doppia traduzione, prima dalla finlandese in svedese, poi dallo svedese in finlandese. L'esempio più noto sarebbe Korpo (in svedese)/ Korppoo (in finlandese), fino all'inizio anno un comune independente. La stemma del comune portava l'immagine del corvo, korp in svedese. Ma in realtà, il nome deliverebbe dalla parola finlandese korpi, il bosco fitto che cresce sul terreno leggermente paludoso. In alcuni casi poi i nomi svedesi conservano dei tratti e parole della finlandese arcaico. Per esempio, ci sono diversi nomi svedesi che finiscono con -lax, una diretta abbreviazione della parola laksi, trasformata in lahti, 'baia', nella lingua moderna. La influenza finlandese si sente forte fino a Houtskär, da hautasaari, 'isola delle tombe', il punto più occidentale prima dell'Åland. Mi pare poi che ci sia qualche nome di posto finlandese fino all'Åland
Nella parte settentrionale dell'arcipelago invece lo sviluppo è stato, a volte, opposto: I nomi originali svedesi ormai esistono solo nella forma finladese. Uno dei più divertenti è Hurusei a Kustavi. In finlandese non ha alcun senso, ma scovando i documenti si scopre che una volta l'isola si chiamava Furuskär, 'isoletta dei pini' in svedese.
Nel frattempo, Till Havs, qui nella versione dello svedese J. Reuter. La stessa poema Ha ispirato pure Jean Sibelius per una composizione corale, ma l'emozione trasmesso dal grande Jussi Björling, che scappava all'arcipelago di Stoccolma appena poteva, qui è insuperabile.
3 commenti:
Post interessante.
In attesa di vedere foto dell'arcipelago cercherò di trovare informazioni sull'etimologia di Nauvo/Nagu (anche se la vedo difficile viste le mie limitate conoscenze di finlandese e quelle inesistenti di svedese :) )
Devi assolutamente inserire qualcosa sulla ELANTO, sono stato al museo delle case dei lavoratori a Kallio ed ho comperato un libro che, però, è in finlandese...
C'è un bellissimo romanzo ambientato nelle isole Aland: Katrina, scritto da Sally Salminen.
Ne consiglio vivamente la lettura.
Massimo
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