lunedì 11 maggio 2009

Chiese di legno

Mi pare che la mezza Finlandia - e pure diversi italiani- abbia ormai detto il suo sul commento ormai famoso del Presidente del Consiglio sulle chiese di legno nostrane. Devo cedere alla tentazione pure io, visto che la famiglia di mio padre viva, da secoli, dalle parti nelle quali si trovano due chiese di legno del '700 più famosi del paese le vanha kirkko , 'le chiese vecchie', di Petäjävesi, patrimonio UNESCO, e di Keuruu. Per dire, non posso dire con l'assoluta certezza che i miei antennati ci siano stati battezzati, cresimati, sposati e sepolti, ma sospetto che almeno la chiesa di Keuruu avesse avuto un ruolo importante nella loro vita spirituale, visto che i luoghi dove vissero appartenevano nel vecchio parrocchio di Keuruu .

Quello che so, di certo, è quanto fosse stato legato alla sua terra e alle sue tradizioni mio nonno paterno. Non solo ha tramandato le storie che si raccontava nella famiglia ai figli e, in minor misura, a noi nipoti. È, in effetti, stato fra i fondatori di un associazione dedicato alla conservazione degli beni culturali della zona. Da un fabbro diventato insegnante ha collezionato soprattutto degli oggetti per l'uso comune, scelti per la forma e per la funzionalità. Ha lottato per la conservazione di alcuni mulini e un palude che, nella sua infanzia gli era importante. Soprattutto ha insegnato l'importanza della memoria - sapere chi siamo e di dove veniamo. Per lui queste chiese, dimenticate già nel '800, quando furono costruiti delle chiese più spaziose, delle materiali importate e ben più preziosi del legno di cui erano pieno le foreste, erano l'espressione più alta della cultura popolare della Keski-Suomi, un terreno di confine fra la Pohjanmaa e la Savo.

E credo proprio che mi abbia insegnato bene mio nonno, visto che non appena ho sentito il commento di Berlusconi sulla chiesa "remota" del '700 che, presumibilmente avrebbe visitato in Finlandia, ho pensato alla Vanha kirkko di Petäjävesi. Non mi è risultato difficile immaginare i sentimenti dei padroni di casa, la fonte del loro "orgoglio". Non stavano, a loro parere, dimostrando solo un'importante interpretazione dell'architettura gotica e rinascimentale di cui valore fu, del resto, notato la prima volta dal famoso storico d'arte austriaco. Stavano raccontando la loro storia, la loro eredità culturale, pure i loro ricordi personali. Per quanto fantomatici possano essere poi loro o la loro chiesa, credo che non fosse eccessivo di chiedere al sig. Berlusconi - proprio così, una persona qualsiasi, non un politico che ricopre un incarico politico, ma una persona che fa parte della società - di dimostrare a loro lo stesso rispetto che lui ha chiesto ad altrui quando parlano dei suoi fatti personali.

1 commento:

SuomItaly ha detto...

Non ho ancora avuto modo di visitare la chiesa di Petäjävesi, sebbene fosse già nella mia lista dei luoghi da visitare in Finlandia.
Qualche anno fa sono ho invece avuto modo di vedere, a Kerimäki, la chiesa in legno più grande del mondo.